C'era una volta...

Iniziamo dalla fine: vi siete mai chieste che fine fecero le sorellastre di Cenerentola dopo che la sorella si rinchiuse nel castello con il principe? La versione più diffusa della fiaba racconta che lei le perdonò e che divennero le sue dame di compagnia, ma non è così che andarono le cose.
La fata madrina si ricordò di loro e decise di andare a punirle. Giunta al castello, le trovò mentre giocavano con le bambole, fingendo fossero loro figlie e dicendo un mucchio di stupidaggini, le stesse che dicono tutte le bambine quando giocano fra di loro alle mamme.
Quindi la fata decise di lasciarle vivere per sempre possedute da questo loop di follia, e da allora non interruppero mai più il loro dialogo senza senso.
Tentarono di diventare persone normali, che parlano del più e del meno. Si esercitarono con frasi del tipo "D'altronde è così..." o "Ah, non ci sono più le mezze stagioni!", si fecero anche una famiglia, ma non c'era verso, anzi, le cose peggiorarono con la nascita dei figli. La maledizione della fata vendicativa riempiva le loro bocche di perle di idiozia materna.
La minore, quella più bruttina col naso grosso, provò a trasferirsi lontano dalla sorella, in territori dimenticati da Dio, ma la fata l'aveva previsto, e la tecnologia non permise loro di tagliare i ponti. Così furono condannate ad essere prigioniere di questo blog, fino alla maggiore età dei loro pargoli.

mercoledì 30 maggio 2012

29/09/2011 - Diabete gestazionale e acciacchi della gravida

Aaaah, sono docciata, ho lo smalto sulle unghie dei piedi, nana allettata e Morgan Freeman Science Show di sottofondo, ora posso postare.

Il post di questa sera tratta di tematiche molto care alle gravide ipocondriache, oltre che a quelle realmente divenute dei catorci senza speranza dal giorno dopo essere state fecondate.
Io non so a quale delle due categorie sono appartenuta. Sta di fatto che a causa di una glicemia a 96 come primo esame del sangue a cinque settimane, sono stata messa sotto controllo glicemico e dieta da diabetica dalla dodicesima settimana fino alla fine, salvo poi avere la glicemia a 60 e l'emoglobina glicata rasoterra per tutti i nove mesi e andare in giro svenendo. A tutt'oggi, la mia glicemia è asteriscata sotto il limite minimo, quindi forse, ma dico forse, da profana ignorante come un tombino dico che il diabete gestazionale ce l'aveva la nonna dell'endocrinologo, e che forse i miei primi esami del sangue sono stati scambiati con i suoi. Ciò che preoccupa è che da quegli esami, anche la nonna risultasse incinta. Ma questa è un'altra storia.

A.: - (mi invia la foto di un mini vestito da sposina tutto pizzi e veli, a mio parere inguardabile se non indossato da una di quelle bambole di porcellana che si vincevano al luna park a fine anni '80, solo in quel caso avrebbe avuto senso)
G.: - Petty si sposa??? Non me l'aveva detto! Non mi sta bene...
A.: - Perchè sei una madre assillante! Non si sente libera.
G.: - È lei che mi sta attaccata come una cozza, non esce mai. Io le dico "Esci, svagati un po'!" ma lei niente, sempre attaccata alla parete uterina...
A.: - Intanto si è fatta il zito (nota: il fidanzato, alla maniera di noi originari del sud) e non ti ha detto niente.
G.: - Ecco, come dicevano ai tempi del liceo, quelle zitte zitte sono quelle che fanno di più...come dice il proverbio le figlie di Maria son le prime a darla via.
A.: - Per punizione chiusa in pancia altri nove mesi!!!
G:. - Non c'è l'emoticon del dito medio? Fottiti.
Ho gli esami del sangue e delle urine che sembrano un cimitero. Ho una presunta infezione delle vie urinarie, sono un po' anemica e pure un po' stronza, almeno, così c'è scritto. E ho gli zuccheri più bassi dell'altra volta e de li mortacci de li mortacci de li mortacci di sua sorella quella zozza svangata. E anche un po' busona.
A.: - 1)Chiama il gine per le vie urinarie. 2)Da stasera basta dieta: amatriciana e bistecca di bisonte con patatine e...gelato al cioccolato!
G.: - Speriamo che non devo fare l'urinocoltura perché non ho voglia di stare un giorno a casa a raccogliermi la piscia in una bottiglia.
Devo scendere a patti col fatto che il mio corpo decade inesorabilmente per mandare avanti la specie. È così, così è. Ah, e ho anche la tosse. Ovviamente, poi sono anche stronza, te l'ho detto? E che sono incinta? Te l'ho detto? Ah si, te l'ho detto...
A.: - Beh, non pretendere di essere un fiore per nove mesi. Questo è il minimo che ti può accadere. Non mi sorprende e non mi preoccupa.
G.: - Comunque mi sono molto ammorbidita...a colazione mangio i Grancereale, mi fanno salire la glicemia meno del pane di sua madre che mi dovrei mangiare secondo loro! Sto un po' attenta con l'olio, anche per il peso, peso la pasta, che comunque è tanta, cerco di mangiare tanta verdura.
A.: - Uuuhh!!! Come sei trasgressiva! Mi sto eccitando! Quando esce da là dentro e smette di succhiare dal tuo corpo quella specie di brodino vegetale che produrrai ci penso io a Petty!!!
G.: - Comunque, con la vita che faccio è oro come sto, sono fiera di me.
A.: - Bene. Ovviamente sarai in malattia.
G.: - Perché in malattia? Per cosa?
A.: - Boh? Raffreddore?
G.: - Cioè devo mettermi in malattia perché mi cola il naso? Ma và. Piuttosto, ho mal di gola. Che faccio, mi sparo? Gargarismi con la tintura madre di nonna? Che faccio???
A.: - Niente! Te lo tieni! O usi l'inutile popoli.

PS: Comunque l'autodiagnosi non si fa, la dieta si segue come da protocollo. Meglio un gelato in meno che un neonato con problemi metabolici dalla nascita. Le voglie non esistono, sono un'invenzione delle gravide per giustificare al ginecologo le emorroidi precoci da Nutella.

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